Dell’idea di cosa possa e debba rappresentare un Festival nel corso degli anni si è perso completamente il significato, la gente, i ragazzi,le generazioni si avvicendano lungo manifestazioni con nomi che nella testa dei promoters o di chi rischia il suo santo denaro, che se non viene moltiplicato all’inverosimile considera il tutto fallimentare,si affannano dietro l’Artista di punta,che in quel determinato periodo va’per la maggiore,periodo che viene circoscritto da componenti quali mode sempre piu’ passeggere, fortuna, hypes che per chi ha una minima confidenza con il mondo della musica sono sempre piu’ inspiegabili e dettate da urgenze incomprensibili,un’urgenza che si traduce in una sola frase,profitto a tutti i costi,omologazione e scelte sicure,divertimento da consumare alla svelta e guai se a tutto cio’ associamo un concetto di deepness culturale,di un significato profondo dietro la Musica capace ancora pero’,secondo noi,di veicolare messaggi che possano riavvicinare le persone e perchè no le generazioni,che negli ultimi 15 20 anni,inconsciamente, non sono mai state cosi’ vicine alla luce di tante analisi musicali,oggi come non mai,proprio nella tanto martoriata club culture. Ed è proprio cio’ che vorremmo realizzare : “Back to The Authentic Club Culture“.In questi anni viaggiando per i clubs Italiani e all’estero quante volte ho sentito frasi del tipo “è venuto meno lo spirito,si tratta solo di nights vissute senza senso e soprattutto non accompagnate da un sincero amore nei confronti dei generi e delle intuizioni musicali proposte”. Da qui,dal profondo Sud,vorremmo estrapolare quanto di meglio abbiamo appreso in tantissimi anni dietro a festival internazionali come in magnifici postacci con una sola strobo a Londra piuttosto che a Berlino o Rotterdam o nel sud della Francia attraverso una dilatazione di molteplici situazioni unitamente ad una variegata piattaforma di sfumature sonore che caratterizzano il mondo della Technology Music odierno.Sembra un sogno,quello di poter realizzare qualcosa di realmente differente,dove poter vivere un determinato discorso musicale in linea con le esigenze e la credibilità che il mondo dell’underground richiede,non piegandosi a regole imposte da maggioranze oscure bensi’ chiedendo soltanto a noi stessi dove risiede ancora un momento di Autenticità e passione nei confronti della Musica operando scelte probabilmente infruttuose rispetto ad altre ma che ci fanno sentire di gran lunga piu’ a posto con la nostra coscienza di semplici ma veri appassionati. O forse non è un sogno cercare di realizzare qualcosa in cui crediamo e che ci fà sentire orgogliosi già nel tentare di portare a compimento quest’utopia nella contemporaneità musicale nazionale,probabilmente è un Crimine…e quale miglior crimine se non l’utopia della Techno.
Il Crime Fest è un festival che si tiene ad Agosto nel Salento, che partendo proprio dalla sua Line Up prevede un suo Manifesto Culturale e delle precise scelte, a bruciare e far brillare le nostre intenzioni sono stati presenti nomi che hanno fatto coincidere motivazioni ed intenti : REGIS ,LEGOWELT, JAMES RUSKIN, SHIFTED, SURGEON , OSCAR MULERO , Ben Klock, Speedy J ,MARCEL DETTMANN, ROBERT HOOD, JEFF MILLS, ALEX BANKS, MODERAT and many more
Con l’ intento di proporre un concetto di Club Culture legato alle origini dei generi che hanno incendiato d’amore per la Musica decine di migliaia di ragazzi e generazioni : “Back To The Authentic Club Culture“. Dal 2012 Salento!